Contatori SMART e tecnologia LORAWAN per combattere la Crisi Idrica

Quando parliamo di ‘crisi idrica’ ci riferiamo a un argomento che ha rilevanza a livello mondiale. In un Paese piccolo come l’Italia, l'acqua è una risorsa fondamentale per l'operatività di 1,5 milioni di imprese agricole, circa 330.000 aziende manifatturiere idrovore e oltre 9.000 imprese del settore energetico.
Le infrastrutture italiane dedicate al comparto dell’acqua sono insufficienti e inefficienti, considerando che il 60% della rete ha più di 30 anni, il 25% più di mezzo secolo. La percentuale di perdite idriche in fase di distribuzione raggiunge il 41,2% collocando il nostro Paese al quart'ultimo posto tra i 27 Paesi Ue+Uk mentre quello relativo alle perdite lineari - pari a 9.072 m3/km/anno - ci posiziona all'ultimo posto in Europa.
Tutto ciò si accompagna alla scarsa digitalizzazione dei sistemi di misurazione dei flussi idrici, dal momento che il 50% dei contatori nelle case italiane ha oltre 20 anni. I misuratori intelligenti o smart meter che, oltre alla comodità di utilizzo per monitoraggio e fatturazione, consentirebbero di far risparmiare, solo nel settore abitativo, circa 2,4 miliardi di euro equivalenti a 513,3 milioni di m3 (circa il 10% dei consumi idrici civili annuali), rappresentano solamente il 4% del totale contatori, 12 volte in meno rispetto alla media europea dove quasi uno su due (49%) è già "intelligente".

L’urgenza di trovare una soluzione all’emergenza idrica si evince dall’aggravamento causato dalla siccità. In Italia non piove più abbastanza per colmare i bacini e mancano le infrastrutture capaci di contrastare le conseguenze della crisi climatica. Non piove più al Nord, il bilancio idrologico è ormai pregiudicato e il riequilibrio non può prescindere da importanti interventi esterni. Vogliamo dare uno sguardo a qualche dato numerico? I grandi laghi del Nord sono tutti sotto media e la loro percentuale di riempimento è, oggi, inferiore a quella del gennaio 2022 – lago Maggiore 18%; lago d’Iseo 20,7%; lago di Como 23,5%; lago di Garda 36,4% – a cui seguì una straordinaria stagione siccitosa e un’estate tra le più calde: +1,37°C al Nord e +1,13°C al Sud.

Per fronteggiare la siccità si deve perseguire una politica di previdenza idrica che contrasti gli sprechi, la dispersione e ottimizzi i consumi, come dimostrano alcune esperienze avanzate nel nostro Paese che già da tempo attuano sistemi virtuosi di raccolta e di recupero delle acque. Esse rappresentano esempi di alto profilo tecnico-scientifico da replicare, laddove possibile, su tutto il territorio nazionale.
(fonte Greenplanner)

Non esistono soluzioni semplici per risolvere la crisi idrica poiché è necessario agire all’origine della crisi climatica: si tratta di una situazione di emergenza complessa, poiché le cause sono molteplici e concatenate. Tuttavia, è possibile attuare alcuni interventi per poter almeno mitigare il problema, come ad esempio:
- costruire strutture che assicurino la disponibilità e la fornitura di risorse idriche
- utilizzare sistemi di irrigazione a basso consumo di acqua in agricoltura
- operare regolarmente la manutenzione alle reti di distribuzione dell’acqua
- recuperare e depurare le acque meteoriche
- sensibilizzare i cittadini all’uso razionale dell’acqua
- incentivare l’utilizzo di sistemi per il monitoraggio e la conseguente riduzione del consumo di acqua nelle case e nelle aziende

Andrea Sesana, amministratore delegato di Lektor, azienda altamente specializzata in soluzioni software nell’ambito della rilevazione della lettura contatori e oggi della telelettura, ci spiega come è possibile intervenire per migliorare la situazione di emergenza attuale.

“Per ciò che riguarda il settore che da 23 anni mi vede coinvolto, posso sicuramente affermare che la tecnologia attualmente disponibile può essere di enorme vantaggio per ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica. Finalmente l’evoluzione tecnologica e la spinta del PNRR hanno portato a un obiettivo raggiungibile: il bilancio idrico, che ha come uno dei suoi fondamentali, l’individuazione dei quantitativi di acqua immessa nella rete e quella consumata dagli utenti/aziende. Fino ad un paio di anni fa non era possibile avere l’evidenza puntuale di questo gap in quanto non era disponibile puntualmente né il consumo né la quantità immessa nella rete; i consumi erano/sono consuntivati tramite letture manuali due o tre volte all’anno. Oggi i contatori smart e la tecnologia Lorawan e NbIOT consentono di avere l’immediatezza del dato con frequenza giornaliera e addirittura oraria. Suddividendo l’area servita in distretti sarà quindi possibile verificare, a fronte del consumo generale degli utenti di quell’area e della quantità immessa, se esiste una differenza tale da ritenere che in quella zona possa esservi una perdita. Siamo di fronte a un’innovazione storica per ciò che riguarda il settore idrico, che ci vede oggi protagonisti assieme ad Unidata Spa e Bip Spa nella digitalizzazione dell’intera area territoriale gestita da AMAP di Palermo che ha puntato sulla tecnologia Lorawan per l’Automatic Meter Management. Sono certo che l’esperienza che matureremo in questo ambizioso progetto potrà essere messa a disposizione di altre realtà del territorio italiano.”

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